Vivendo in un paese di montagna, con le piste da sci a pochi passi e un marito sciatore, mi sono accorta di quanto in questo periodo sia importante scegliere un look giusto per la montagna. Questo vale sia per gli amanti di quest’ultima, che la frequentano occasionalmente, sia per i professionisti. Oggi iniziamo a vedere qual è il look perfetto per la prima categoria.

Un fattore importante da considerare, infatti, è la frequenza con cui si va in montagna: se vai in montagna due volte all’anno ti basta un abbigliamento base mentre se cominci andare più volte non solo durante la stagione estiva ma anche quella invernale, allora devi attrezzarti in maniera diversa. Un buon capo ti permette di sopportare gli eventi atmosferici (sole, freddo, vento, pioggia, neve) in modo diverso.

In questo settore infatti vale la regola per cui il maggior prezzo corrisponde certamente a una maggiore qualità. Ecco perchè è bene comunque fare degli acuisti dilazionati nel tempo e di volta in volta integrare e/o sostituire. Un capo tecnico infatti non dura in eterno perciò dopo un tot di anni andrebbe comunque sostituito. Un articolo di qualità “centrato” sulle tue reali esigenze durerà tranquillamente per molti anni.

I moderni materiali e le moderne tecnologie, offrono grande affidabilità e pesi ridottissimi. Inoltre sono tutti materiali idrorepellenti e traspiranti per cui fanno presto ad asciugarsi in caso si dovessero bagnare con la pioggia o con il sudore.

Oggi i materiali innovativi presenti sul mercato sono moltissimi e la ricerca è sempre in continua evoluzione allo scopo di migliorare e agevolare chi va in montagna. In particolare sono state introdotte le fibre sintetiche (che hanno sostituito le fibre naturali come lana, cotone, etc.) e l’uso di membrane semipermeabili e traspiranti.

Per quanto riguarda le fibre sintetiche i vantaggi principali sono:

Non assorbe liquidi: la fibra sintetica non assorbe liquidi e questo significa che acqua e sudore non impregnano le fibre ma si limitano a bagnarne la superficie esterna. Questo comporta tempi di asciugatura estremamente ridotti ed una più elevata velocità di mitigazione del sudore verso gli strati più esterni.

Vasta gamma di materie base disponibili: i materiali come poliestere, poliamelide, polipropilene, etc. e la possibilità di filarle nei diametri più disparati rendono possibile una casistica infinita di caratteristiche finali del tessuto.

Lunga durata: il filo sintetico è praticamente indistruttibile e questo significa maggiore durata nel tempo e resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

Peso ridotto: i materiali in fibra sintetica risultano molto più leggeri rispetto a quelli tradizionali.

L’abbigliamento da montagna in fibre sintetiche e materiali innovativi vanno lavati a mano o in lavatrice con programmi delicati e temperature che non superino i 30° senza ammorbidenti. Facendo diversamente infatti si rischia di rovinarli e potrebbero perdere le loro caratteristiche tecniche.

Un’altra regola fondamentale per andare in montagna che riguarda l’abbigliamento è la regola di vestirsi a strati (detto anche “a cipolla”) in modo da vestirsi o svestirsi in base alle condizioni climatiche. 

L’inverno è forse la stagione migliore per vestirsi a strati. Per camminare con le ciaspole sulla neve oppure per praticare lo scialpinismo infatti si suda molto e si può facilmente passare da una sensazione di caldo (ad esempio mentre stiamo affrontando una salita con una bella giornata di sole) ad avere freddo. Basta fermarsi un attimo, oppure potrebbe cambiare repentinamente il meteo e nevicare. In questo caso i tre strati canonici sono obbligatori.

L’abbigliamento ottimale risulta essere quindi:

Strato interno: maglia termica a manica lunga

Strato intermedio: pile o micro-pile con cerniera

Strato esterno: è utile avere nello zaino una giacca hard shell che tiene pioggia e vento e calore da mettere quando siamo fermi e siamo sudati oppure quando fa molto freddo. Io consiglio comunque di utilizzare anche un gilet softshell da mettere sopra lo strato intermedio: in questo modo proteggiamo da freddo e vento il torace e quindi gli organi vitali.

Questo è l’abbigliamento classico per affrontare un’escursione invernale con le ciaspole. Ovviamente poi la cosa è abbastanza soggettiva in quanto c’è chi soffre di più il freddo e chi invece lo teme meno.

In ogni caso per andare in montagna d’inverno bisogna avere lo scarpone da montagna adatto, due paia di guanti in Gore-Tex o Outdry (uno di ricambio), un scaldacollo, un berretto di lana o pile. Per ridurre la sensazione di freddo infatti è molto importante coprire bene le estremità: testa, piedi e mani.