
Avere tra le mani un sacchetto de “Le Chicche di Paola”, passeggiando per le strade di Ponte di Legno, è un passaporto per l’eleganza ed il bel vestire.
Appena sbarcata a Ponte di Legno, al mio arrivo in Piazza XXVII settembre, la mia attenzione è stata colpita da una vetrina che – da un piccolo paese di montagna – mi trasportava con la fantasia nelle vie più chic della capitale della moda. Le vetrine graziosamente arredate, la cura dei dettagli, la sua posizione centrale incastonata tra palazzi maestosi, vette innevate e casette rustiche, mi hanno fatto innamorare di quel posto. Gli abiti esposti raccontavano una moda fuori dal comune, raffinata e ricercata, che fa sognare serate eleganti ed appuntamenti informali ma di classe.

Appena entrata: la meraviglia! Un arcobaleno di colori, catalogati in base alle sfumature, mi ha accolta. Tessuti e ricami pregiati mi hanno fatto comprendere il perché di quel nome: gli abiti qui presenti sono vere e proprie chicche.
Chi entra qui dentro sa che non uscirà a mani vuote, ma soprattutto sa che non perderà occasione di fare due chiacchiere di stile, e di vita, con una grande donna, che da anni è l’icona di questo negozio, di questa piazza.

Paola Misto, titolare de “Le chicche di Paola”, è partita da una piccola attività a Ponte di Legno quindici anni fa, per diventare ora – senza dubbio – una delle più grandi rappresentanti di moda e costume della piazzetta del paese più vip della Valcamonica.

Un’idea e uno store che sicuramente a Ponte di Legno fa la differenza: tra i tanti negozi di articoli sportivi, questo spicca per stili e capi diversi, che più si adattano ai gusti di pigrone modaiole come me che non rinuncerebbero al tacco neanche con un metro di neve.

Dalla mia chiacchierata con Paola è emersa la figura di una donna forte, sicura di sé e delle sue idee vincenti, che porta la sua solarità anche in una fredda e grigia giornata invernale.

Oggi Paola gestisce ben tre negozi di vendita di campionario, a Ponte di Legno – dove io l’ho intervistata -, all’Aprica e a Bovezzo, e si appresta a sbarcare sul web.
Tra i brand trattati: Max Mara, Marella, iBlues, Caractere, Weekend, Elena Mirò, Marina Rinaldi, Emme.

Da quanto tempo ti occupi di moda, Paola?
“Da ben 44 anni e non sono mai stanca di questo mestiere. Ho fatto l’indossatrice dall’età di 15 anni, partendo da Milano e girando per tutta Italia e conoscendo nuovi posti e nuove idee di fare moda. Poi sono stata rappresentante d’abbigliamento ed ora metto le mie conoscenze e la mia esperienza al servizio delle mie clienti, nei miei tre negozi”.

Che tipo di clientela ricevi e quali sono le principali fasce d’età di questa?
“Dipende dai negozi. Bovezzo, nel momento in cui arrivano le nuove collezioni, viene presa d’assalto da clienti storiche ed amiche, che arrivano da ogni dove per fare scorta dei capi più belli di stagione. Ponte di Legno e l’Aprica si riempiono soprattutto durante l’estate o la stagione sciistica. E qui è possibile notare un cambio nelle fasce d’età: in inverno una clientela più giovane, richiamata in montagna dal magico mondo delle piste da sci, si rifornisce di capi eleganti ma al contempo giovanili; in estate, signore e clienti storiche, che sfuggono al caldo delle grandi città per ristorarsi al fresco della montagna, fanno i loro acquisti più classici.”

Quanto il covid ha sconvolto le regole? Quanto ha cambiato il nostro modo di vestirci ed i gusti delle clienti?
“Sicuramente si cercano capi più comodi, adatti anche allo smart working. Ma noi donne siamo così: compriamo indipendentemente dalla situazione, continuiamo ad acquistare capi, che magari al momento non potremo indossare, in attesa di tempi migliori”.

Il negozio è stato chiuso durante il periodo del lockdown e delle zone rosse? Come avete affrontato la situazione?
E’ stata dura, non c’è dubbio, ma, nella sfortuna, siamo stati anche fortunati ad aver lavorato molto bene quest’estate. E poi abbiamo scoperto nuovi linguaggi, come la vendita online.”

Cosa ne pensi di questo nuovo modo di fare acquisti che, in un mondo a distanza, sta diventando la routine di tutti i giorni? Non hai paura che possa andare a sostituire del tutto la vendita in negozio?
“Inizialmente l’online non mi trovava fortemente d’accordo: non ho grande familiarità con questi mezzi, ma mi fido molto delle mie collaboratrici, in primis di Marsida (che ringrazio anche io per la sua disponibilità e gentilezza n.d.r.) che ha creduto tantissimo in quest’idea. Non ho paura che il commercio online sostituisca quello in presenza, perché la donna ha sempre voglia, quando possibile, di vedere, sentire, toccare con mano capi nuovi. Del web mi preoccupa la mancanza di empatia che può venirsi a creare: non c’è la possibilità di consigliare la cliente, chiacchierare con lei della sua vita, dei suoi gusti, dell’occasione in cui indosserà quel capo. Oggi riusciamo ancora a fare ciò perché offriamo una forte consulenza via whatsapp a quante non possano raggiungerci in negozio”.
Sei tu che scegli i capi delle nuove collezioni? Ti guida solo il tuo gusto personale o anche quelli delle tue clienti che hai imparato a conoscere negli anni?
“Scelgo io gli abiti, tenendo sempre presente l’intero campionario e sì, anche i gusti delle mie clienti. Ormi appena vedo un capo so anche già addosso a chi finirà. Non sbaglio quasi mai”.

Hanno gusti più classici o più estrosi le tue clienti?
“Anche questo dipende dai negozi. A Bovezzo ho alcune clienti che vogliono conoscere le novità e le acquistano, donne che osano di più. Qui in montagna le mie clienti hanno uno stile più classico: anche se vedono qualcosa di più estroso e ne sono attratte, poi optano sempre per un’elegante classicità.”

Ed ora spoileraci qualcosa! Quali sono le tendenze per la primavera estate che sta per arrivare?
“Sicuramente un gran ritorno dei colori pastello e l’utilizzo di molti capi double-face, per farci trovare preparate da queste stagioni sempre più ballerine.”

Ma ora tu stai già studiando la collezione autunno inverno prossimo, vero? Ci dai qualche anticipazione?
“Bellissimi tessuti, ancora una forte presenza di color cammello e grigio, ma tanto tantissimo viola, in tutte le sue gradazioni è quello che ci aspetta per la prossima collezione”.