
Di solito leggo un altro genere di libri, ma ho pensato che, a volte, si può anche fare un passo indietro ed “offrire un servizio”, veicolando i miei consigli ai vostri gusti, presentando libri che ci permettono di conoscerci meglio e valorizzarci, farci essere al passo coi tempi e dandoci qualche dritta per farci sentire più sicure.
Vi presento, quindi, il libro di Eleonora Petrella “Non ho niente da mettermi (tranne il sorriso), un aiuto pratico per districarci tra diverse forme e fisicità, colori ed abiti che ci valorizzano. Qui trovi l’estratto: https://www.amazon.it/mettermi-sorriso-imparare-felicit%C3%A0-cassetto/dp/8891830534

Francesco Morra ha suggerito la lettura del romanzo “Alabama” di Alessandro Barbero, edito da Sellerio.

La divoratrice di libri ha proposto “Revolutionary Road” di Richard Yates, un capolavoro di esattezza letteraria sul vuoto esistenziale che si fa disperazione.

Gisella Blanco ha proposto la poesia di Julio Cortázar che, con un linguaggio feroce e ironico si articola in metafore esistenziali e indaga la condizione umana per rintracciarne la possibilità di divergere e opporsi ai canoni sociali.
Diego Luschi ha proposto “Lavorare stanca” di Pavese: una perla in un periodo in cui era alla ribalta la tendenza ermetica. L’autore attraverso il paesaggio ci racconta l’incomunicabilità e la solitudine. O

Giuseppe Todisco ci suggerisce la lettura di “Verso la mente” (Raffaelli Editore), preziosa raccolta poetica di Nadia Campana.