Le tendine a fiorellini, accuratamente rifinite a mano, fanno da confine tra il mondo reale esterno e quello fatato al suo interno.
Aperta la porta della Maison Erika Marchini quello che si presenta davanti a me è molto più di un atelier: è un posto dei sogni, una casa delle bambole.

Tutto è curato nei minimi dettagli, dai fiori freschi sul banco alla raffinata carta da parati, dai manichini bon ton, alla teiera a fianco al camino, dallo specchio vintage alla macchina da cucire antica.
Erika è bellissima: fine, elegante, ed una perfetta padrona di casa. L’eleganza fa parte proprio di lei: lo si evince dai suoi gesti, dal suo modo di parlare e di fare. Raccoglie con cura il mio soprabito e – quando torna – mi trova ancora incantata a guardare e scrutare, sognante, ogni angolo del negozio.

Mi accompagna a curiosare anche nel laboratorio: metri e metri di stoffe, cartamodello, tavoli per disegnare e tagliare, manichini, macchine da cucire ed un abito color glicine pronto a vedere la luce.

Uscite da lì, torniamo in negozio. Davanti a noi c’è un amabile salottino, degno delle migliori case delle bambole, fatto di due poltroncine di velluto rosa su un elegante tappeto, di fronte al piccolo camino. È il posto in cui Erika accoglie ed ascolta i desideri di stile delle sue clienti, che poi diventeranno piccole opere d’arte da indossare.

È proprio lì che prenderemo posto anche noi per la nostra intervista e – neanche a dirlo – mi sento già volare, pensando di essere in un film del passato a fare due chiacchiere con un’amica.
Davanti a me trovo una ragazza preparata, sicura di quel che ha realizzato finora e di quel che vorrà continuare a fare. Una ragazza che – come leggerete – non ha avuto mai la strada spianata, che si è messa in gioco in un campo non facile, che con umiltà e gratitudine va avanti, avendo progetti sempre più ambiziosi.

Erika, io sono stupefatta da tanta bellezza. Voglio trasferirmi qui! Ma quando hai aperto questa meraviglia?
Ho aperto l’atelier a ottobre, quando ho capito che questo era il mio sogno e dovevo realizzarlo. Prima cucivo ed incontravo le mie clienti nella mia cameretta. Poi ho preso coraggio e ho deciso di provare a fare le cose un po’ più in grande. Ho sfruttato al massimo il periodo della pandemia per formarmi, studiare e migliorarmi. Ed eccoci qui.

Da quanto tempo sei nel settore della moda?
In realtà, prima di questa esperienza, io non sono mai stata nel mondo della moda. Certo, sin da piccola avevo una passione fortissima per la moda, vestivo le Barbie e anche per me sceglievo ogni capo con attenzione. Dovevo vestirmi io per forza! Già in casa avevo familiarità con il cucito: mia mamma e mia nonna mi ricamavano tanti bei vestitini. Ma io poi ho preso altre strade. Ho fatto per esempio la parrucchiera per un po’, perché era l’unico mestiere che mi permetteva di lavorare subito dopo gli studi.

E come è arrivata poi l’idea di lasciare spazzole e phon e circondarsi di tessuti e filati? Ti senti realizzata ora?
La passione per la moda mi ha spinta ad intraprendere un corso sartoriale. Ho iniziato a fare questo più che per cucire abiti in sé, per realizzare finalmente quei modelli che io ho sempre amato e sognato. Adesso mi sento realizzata e sono felicissima di tutto quello che ho raggiunto. Ora il mio sogno è quello di arrivare a dedicarmi interamente al disegno dei miei modelli e alle mie clienti. Uno degli aspetti che amo di più, infatti, è invitarle in atelier per conoscerci meglio, mostrare a loro e far toccare con mano i miei prodotti.

Immagino che tu le incontri in questo bellissimo salottino! Ma come ti è venuta l’idea di rivestire questo atelier di uno stile così unico?
È il mio stile, quello che più mi rappresenta. Pensa che ho la stessa carta da parati di casa! Non riuscirei a immaginare me, gli abiti che disegno o il mio atelier diversamente.

Quindi mi sembra di capire che le tue creazioni siano a tua immagine e somiglianza: a chi pensi quando disegni i tuoi vestiti? A quello che più piace a te? Alle tue clienti o ad alcuni personaggi famosi e star del cinema?
Fondamentalmente quando poso la matita sul foglio penso all’idea di femminilità e di donna che ho in mente: elegante e sensuale allo stesso tempo. Il mio modello è sicuramente Audrey Hepburn, per la sua grazia ed eleganza, ma anche la più attuale Melania Trump. In realtà, credo che non riuscirei proprio a realizzare qualcosa di diverso: disegno sempre capi affini al mio stile, che io stessa indosso e che mi contraddistinguono (n.d.r.: ha una longuette in tweed pazzesca). A questo unisco anche la realizzazione di capi su misura, ove richiesto.

Quello che rende unico ogni tuo capo, oltre ai modelli bon ton, è la bellezza e varietà dei tessuti. Quando realizzi un abito, pensi prima al modello o al tessuto?
Prima al tessuto, assolutamente. È importante per me toccare con mano le stoffe prima di pensare al capo da realizzare, ed è proprio questa la fase più difficile del mio lavoro. Impiego tantissimo tempo e giro tanto prima di trovare il tessuto giusto, quello che mi permetterà di creare i capi che immagino.

Come sta andando la collezione primavera/estate? E quali sono le principali caratteristiche?
Sta andando molto bene questa collezione, piace davvero tanto! I colori pastello dominano questa stagione. Il tweed e il lino sono i tessuti su cui ho puntato maggiormente, ma ho introdotto anche il jeans: un tessuto versatile che io amo per la sua comodità e che, unito ad altri filati più classici, rende giovanile ogni abito.

In pochissimo tempo ti sei fatta conoscere ovunque, il tuo profilo e il tuo brand sono cresciuti tanto. Hai clienti in ogni parte d’Italia e d’Europa. Qual è il tuo segreto?
Non lo so neanche io in realtà! Credo che in molti ammirino la passione che metto in tutto quello che faccio. Il passaparola poi è sicuramente un altro aspetto che mi ha premiata. Inoltre, tengo tanto alla mia Community nata su Instagram, alle mie clienti, che ascolto e consiglio ogni giorno. Ecco, Instagram sicuramente è un social ottimo per farsi notare ed instaurare anche rapporti umani che vanno oltre ogni acquisto.

Qual è la fascia d’età delle tue clienti?
Donne sui 30-35 anni, che hanno ormai consapevolezza del proprio stile e cercano la qualità nel vestire. Sono tantissime, inoltre, le clienti che amano indossare abiti su misura e su richiesta: ognuno di noi vorrebbe avere nel proprio guardaroba capi unici al mondo, realizzati secondo i propri desideri.

Vestiti, pantaloni, cappotti, gonne, camicie, borse, accessori per capelli: c’è qualcos’altro che ti piacerebbe realizzare?
Scarpe scarpe scarpe. Anche solo un paio di modelli, classici ed al contempo versatili, per completare gli outfit che creo nella mia mente, per vestire interamente una donna da capo a piedi, con il mio stile.

Erika, siamo arrivati alla fine della nostra intervista. Hai davvero un grande talento, ma ancora di più una grandissima umiltà ed empatia, ed io credo sia proprio questo mio segreto del tuo successo. Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Una sfilata, magari in un castello.