È affidata ad un prefisso, “super”, la nostra possibilità di ripresa dall’emergenza COVID 19: il Super Green Pass. Come suggerisce il nome, questa nuova certificazione verde porta con sé la speranza dell’eccezionalità: un green pass rafforzato, diverso da quello a cui siamo stati abituati in questi mesi.
Dal 6 dicembre 2021 è stato introdotto, infatti, il Super Green Pass rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, a differenza del Green Pass “base”, rilasciato invece a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore).
Durante le festività natalizie, per la prima volta in ormai due anni di pandemia, i numeri dei contagi di coronavirus hanno toccato cifre superiori ai 200 000 casi giornalieri.
Ci siamo ritrovati ad assistere increduli a numeri mai visti prima; a decreti che – come un déjà-vu che ci ha riportato con la memoria a marzo 2020 – cambiavano ogni tre giorni, inserendo obblighi, limiti e postille di volta in volta nuovi; a città vuote, non perché fosse vietato uscire – anzi, le attività non si sono mai fermate – ma perché semplicemente tante persone sono risultate positive ai tamponi, fatti responsabilmente per prevenzione prima di recarsi ad una festa o a un pranzo con amici e parenti, magari anziani.
A quasi due anni dall’inizio della pandemia, Super Green Pass e obbligo vaccinale sembrano essere l’unico modo per evitare nuove chiusure e scongiurare zone rosse, non così lontane, dal momento che da qualche settimana a questa parte è tornata a palesarsi la ben nota cartina dell’Italia a colori a cui siamo stati abituati l’anno scorso.
La grande novità degli ultimi decreti è l’introduzione dell’obbligo vaccinale per fasce d’età. È previsto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini, anche per gli stranieri che sono residenti in Italia, che hanno dai 50 anni in su. Palazzo Chigi ha chiarito che l’obbligo decorre subito e se non ci si vaccina entro il 1° febbraio scatta la sanzione di 100 euro una tantum. Il governo ha introdotto l’obbligo vaccinale per il personale universitario, una misura che si aggiunge a quella che era già stata prevista ed è già in vigore per il personale scolastico, per gli operatori sanitari, per gli uomini delle forze dell’ordine e per i lavoratori esterni che entrano nelle residenze per anziani.
In base agli ultimi provvedimenti, sono ormai pochissimi i posti in cui è possibile accedere senza super green pass, solo supermercati e attività di prima necessità.
Il green pass base diventa obbligatorio dal 20 gennaio e fino al 15 giugno per tutti servizi alla persona come parrucchieri, barbieri, estetisti.
Dal 1° febbraio, un’ulteriore stretta: sono tenuti a mostrare il green pass anche clienti di: servizi bancari e finanziari; negozi e centri commerciali; uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni; servizi pubblici (come Poste, Inps e Inail).
Dal 10 gennaio al 31 marzo serve, invece, il super green pass per salire sui mezzi di trasporto – inclusi quelli locali e regionali – e frequentare spettacoli all’aperto e al chiuso in teatri e cinema, eventi sportivi; alberghi, bar e ristoranti (al chiuso e all’aperto); feste, sagre, fiere e congressi; palestre, impianti di risalita, piscine, mostre e musei.
