La settimana scorsa ho avuto la possibilità di festeggiare il mio compleanno in un posto da sogno, il Grand Hotel di Gardone Riviera.

Abbiamo pranzato in quella che definire veranda è riduttivo, perché in realtà si tratta di un vero è proprio ristorante “Il Giardino dei Limoni”, vista lago.

Passeggiando per la struttura, ho respirato la storia d’Italia, di un periodo tanto affascinante quanto intenso.

Mi sono ripromessa di tornarci quando tutta la struttura sarà aperta, per stare “al tavolo con i grandi della storia”, in queste stanze ricche di tappeti e lampadari lussuosi, ma soprattutto di tanta eleganza.

Vi racconto un po’ della sua storia.

Nel 1875 l’austriaco Luigi Wimmer si ritirò a Gardone Riviera per curarsi e, come capita spesso a chi per la prima volta si trova in visita sul Lago di Garda, si innamorò subito della bellezza dei luoghi e della dolcezza del clima. Decise quindi di stabilirsi definitivamente a Gardone Riviera e di far costruire un piccolo albergo in riva al lago, per poter offrire anche ad altri l’opportunità di apprezzare le bellezze della riviera gardesana.

Il Grand Hotel Gardone è l’albergo più antico del Garda. Ha ospitato Gabriele D’Annunzio, che lo ribattezzò “succursale del Vittoriale”, e Winston Churchill, che vi soggiornò per due settimane nel luglio del 1949.

Lo storico Giuseppe Solitro, al proposito, scrisse che “l’Hotel Gardone, senza esagerazione, si può chiamare un paese, con 300 stanze, tutte aperte a mezzodì, sale da pranzo, di conversazione, di lettura, di musica, da giuoco, gallerie a vetrate, bagni, giardini con vegetazione tropicale, tutto illuminato a luce elettrica e riscaldato da caloriferi, i nuovi lussuosi comfort dell’epoca”.

Grazie a queste caratteristiche, il Grand Hotel divenne ben presto meta di nobili e intellettuali provenienti da tutta Europa.