Per questo 25 aprile abbiamo scelto il Lago di Garda per la nostra gita fuori porta. Il clima non era dei più certi, però abbiamo voluto tentare lo stesso un’uscita al lago.

In mattinata abbiamo visitato il piccolo borgo di Peschiera del Garda e nel pomeriggio Lazise, entrambi sulla sponda veronese del Lago di Garda.

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Di Peschiera mi ha colpito particolarmente l’idea di veder racchiuso il centro storico entro le mura antiche del paese, ora Patrimonio UNESCO. A questo si accede tramite le due porte, Porta Brescia e Porta Verona. All’interno del centro storico si rincorrono vie e viuzze romantiche, ricche di negozi di alta moda e gadget.
Uno dei punti più caratteristici è sicuramente lungo il corso del fiume Mincio, da cui parte una pista pedonale che arriva fino a Mantova. Qui ristoranti e bar si avvicendano, facendo pregustare solo alla vista il piacere di un aperitivo con vista. A incorniciare il corso del fiume il maestoso Ponte Voltoni, del Cinquecento, dai bellissimi archi in cotto, affacciato sul Canale di Mezzo, dove sostano, ordinate, le imbarcazioni dei pescatori di Peschiera del Garda.

Il meteo ci ha fatto un po’ spaventare e quindi abbiamo deciso di spostarci a Lazise, il primo Libero Comune d’Italia (983), un borgo che ci ha davvero fatto innamorare con le sue vie caratteristiche ed il suo lungolago, tra i più belli del Garda. Non un paesino come immaginavamo, ma un centro ben disposto è racchiuso nelle mura antiche del paese, intervallate da chiese e piazze ampie e maestose. Le mura, da cui è cinto il centro storico, risalgono all’alto medioevo e proteggevano il castello le cui origini sono legate alla storia di Roma che aveva battezzato il borgo come Lacisium.

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Appena arrivati, abbiamo deciso di fare una pausa pranzo, fermandoci Al Ventitré per degustare un ottimo risotto ai frutti di mare, accompagnato da un buon calice di Lugana. Terminato il pranzo, abbiamo ripreso la nostra passeggiata, godendoci il lungolago che ci ha condotto alla piazza del paese. Prima di arrivare però ci ha incantati il porticciolo, da cui si vedeva sullo sfondo il campanile e la torre del castello, che sovrasta il paese e lo rende un borgo quasi magico. Questo venne ricostruito, probabilmente, su fondamenta romane nel medioevo intorno al XI secolo quando il territorio era governato dalla Repubblica Veneta ed utilizzato come residenza dei magistrati veneti. Nei secoli il castello fu ampliato, distrutto e restaurato roccaforte degli Scaligeri, dei Visconti, dei Veneziani, dei Lanzichenecchi, dei Francesi e degli Austriaci. Il Castello scaligero è visitabile solo dall’esterno: ha la classica pianta quadrata, con cinque torri ed il mastio.
Ai due ingressi, sono ancora visibili gli stemmi degli Scaligeri fatti scalpellare dall’imperatore Massimiliano per accontentare l’astio degli abitanti di Lazise per il potere esercitato con la forza dagli Scaligeri.

Il giro del borgo è davvero molto breve, si fa in poco tempo, ma prima di andare via abbiamo deciso di dedicarci ugualmente a un po’ di shopping tra le vie del paese, acquistando ricordi e pensieri di questa bella giornata sul lago.